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Direttore Responsabile Davide Gotta

ISSN 2785-5295 La Provincia TO [online]

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A Balangero la pace si “chiede” anche con le sette note

a cura di Luigi Benedetto

In tantissimi, in tutto il territorio canavesano e ciriacese, si sono impegnati per far sentire in primis la sua vicinanza al popolo ucraino, squassato dalla guerra, ma anche alzando sempre più in alto il proprio appello alla pace, che finalmente torni e che sia, soprattutto, duratura.

Diverse le forme che sono state adottate: per esempio c’è chi è si è affidato alla bellezza. La bellezza della musica, dell’arte, ma anche la bellezza più sottile dell’unire le forze per centrare un obiettivo. La bellezza come vero antidoto alle brutture della guerra.

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È partito da qui l’Istituto Comprensivo di Balangero per fare la propria parte nella gara di solidarietà che da settimane sta impegnando associazioni, enti e privati cittadini a portare aiuto e sostegno alle popolazioni ucraine vittime della guerra.

Grazie alla collaborazione con la parrocchia, con il Comitato Genitori, con la Fondazione Specchio dei tempi e con la compagnia “Crocevia teatrali” è stata realizzata, sabato scorso, l’iniziativa “Un flauto per la pace”, organizzata per raccogliere fondi a favore dei profughi ucraini.

La risposta del pubblico, folto, non si è fatta attendere: 1400, infatti, gli euro raccolti nel corso della serata, la quale è ruotata attorno alle letture, incentrate sul tema della pace e della guerra, ad opera degli attori dei “Crocevia teatrali”.

Un occhio di riguardo, poi, alla musica del flautista Giovanni Miszczyszyn, originario proprio dell’Ucraina, ma in Italia praticamente da sempre, nonché indiscussa autorità nel flauto traversiere. Diplomato al Conservatorio di Torino, premiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali, autore di numerose colonne sonore e di cd, Miszczyszyn ha proposto musiche di Goldkuhle, Bach, Paganini, Mozart, Debussy e Vivaldi, concedendo, al termine, l’immancabile bis per la gioia del presenti.

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