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Direttore Responsabile Davide Gotta

ISSN 2785-5295 La Provincia TO [online]

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L’evento Plastic Free in Canavese ha colto nel segno

a cura di Davide Gotta

Nonostante, come spesso accade, il numero di volontari impegnati sia stato inferiore alle reali necessità si può tranquillamente dire che il bilancio finale dell’evento targato “Plastic Free Onlus”, che si è svolto in tutto il territorio piemontese, e che ha coinvolto anche quattro realtà della nostra zona, è davvero eccellente.

Da una parte la soddisfazione di aver recuperato e quindi smaltito nel complesso centinaia di quintali di rifiuti di ogni genere, abbandonati letteralmente ovunque, sia tra le campagne che nelle città che sono state interessate dal progetto. Dall’altra la dimostrazione, lampante, di come ignoranza, maleducazione e totale assenza di senso civico finiscano per ridurre la nostra amata terra in una discarica a cielo aperto.

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L’evento, per quanto concerne la nostra zona, domenica 10 aprile ha toccato per la precisione quattro realtà: nel territorio dell’Alto Canavese è stato il comune di Castellamonte a vedere i volontari in maglia blu in azione, mentre nel basso gli iscritti alla giornata si sono adoperati in quel di Cuceglio.

Invece, nella parte che interessa l’Eporediese tanto lavoro per chi si è dato appuntamento ad Ivrea come a Mercenasco, riuscendo però in entrambi i casi a fare ampiamente il proprio dovere.

Molta buona volontà, i mezzi necessari (sia per la raccolta, che per il trasporto), determinazione e amore per la natura hanno così spinto i partecipanti a recuperare tutto quello che lungo il loro percorso hanno trovato.

E quanto è stato poi gettato negli spazi appositi ha dell’incredibile, andando da carta, plastica e vestiti, per arrivare a pneumatici, cerchioni o addirittura elettrodomestici interi.

La quarta edizione di “Plastic Free Onlus” è quindi andata in archivio lanciando l’ennesimo importante messaggio di maggior rispetto di ciò che ci circonda.

Il coinvolgimento anche di tante giovani leve, un po’ ovunque, ha avuto lo scopo di insegnare proprio alle future generazioni l’importanza di fare di tutto perché boschi, campi e paesi che fanno parte del nostro quotidiano non si trasformino in discariche senza un minimo di logica.

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