Non ancora liberi dalla morsa pandemica del Sars-Cov 2 e con l’andamento statistico altalenante dei contagi un’altra tremenda minaccia ci investe con la cruda realtà di tutto quanto ne consegue: la guerra.
Il conflitto armato scoppiato tra Russia ed Ucraina da ormai quasi un mese sta avendo conseguenze devastanti, in primo luogo sulle migliaia di civili che, innocenti ed inconsapevoli, si trovano ora costretti a farvi fronte rifugiandosi e fuggendo per riuscire a garantirsi un futuro.
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A questo proposito tante sono le iniziative sorte in tutta Europa e nel mondo volte ad aiutare e sostenere tutte queste persone. L’Amministrazione pontese, con la preziosa ed insostituibile collaborazione delle locali Associazione Nazionale del Fante e del Gruppo Alpini, sulla scia di altre realtà comunali limitrofe, ha voluto partecipare attivamente in tal senso, non solo avviando un punto di raccolta presso il Salone Polivalente di via Soana 32.
Grazie alla collaborazione con una valida associazione individuata nella Parrocchia Ortodossa Romena di Ivrea Santo Leontie, che si sta occupando del ritiro e della distribuzione del materiale presso la città di Siret, uno dei principali posti di confine tra Romania e l’Ucraina, in soli 4 giorni di lavoro sono stati raccolti quasi 200 pacchi raccolti.
Vista la situazione emergenziale in corso, la raccolta umanitaria si è concentrata principalmente su generi di prima necessità, mentre le farmacie pontesi hanno fornito un considerevole contributo per la causa, donando molto materiale utile.
Il tutto ordinatamente catalogato in sezioni create ad hoc all’interno dell’ampio salone messo appositamente a disposizione e finalizzate ad un trasporto accuratamente inventariato.
Il grande cuore dei pontesi e dei canavesani, intanto, non si ferma e così per ora almeno sino al prossimo 3 aprile si potrà continuare a donare.
I giorni in cui ci si può presentare sono il lunedì (dalle ore 9 alle 12.30), il mercoledì (dalle 14 alle 18.30), il sabato e la domenica (dalle 9 alle 2.30). L’intenzione è sicuramente quella di proseguire e prorogare tutte queste attività umanitarie, altresì modulando le giornate in modo da avviare una raccolta parallela anche in favore ed a sostegno delle persone di nazionalità ucraina che sono giunte in Italia.
Sono già numerosi, infatti, gli istituti italiani e le famiglie che si sono espressi in tal senso, manifestando la volontà di ospitare e mettere a disposizione, rispettivamente, le proprie strutture ed abitazioni.
Inoltre, in risposta alle numerose richieste pervenute, il Consiglio Nazionale Diritti Infanzia e Adolescenza sta organizzando l’accoglienza per i minori ucraini. Non si tratta di adozione e nemmeno di affido internazionale, bensì di “ospitalità temporanea”, strettamente legata al periodo dell’emergenza e può essere prestata tanto da famiglie quanto da persone singole.
Chi volesse aderire all’accoglienza può scrivere ad “accoglienza@conadi.it”, fornendo gli estremi della propria disponibilità (nome, cognome, residenza, numero di telefono; numero di bambini ospitabili; età del bambino ospitabile; presenza di altri minori o anziani o animali in casa; periodo di disponibilità all’accoglienza).
Una volta raccolte tutte le disponibilità, CONADI provvederà a contattare l’interessato e a fornire tutte le informazioni necessarie. Naturalmente ci si augura che non trovino fine qui gli aiuti ma che, piuttosto, trovi ben presto una conclusione definitiva il conflitto in corso.
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