Il 21 marzo è la “Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale” ed anche il Comune di Settimo vuole dare un segnale importante. Come? Organizzando una serie di eventi ed incontri, che sono stati calendarizzati nel corso di queste settimane e che, appunto, hanno lo scopo di sensibilizzare tutti e cercare, assieme, di combattere ogni forma di discriminazione.
Dopo la presentazione del libro “Storia di un figlio. Andata e ritorno” che si è svolta la settimana scorsa, alla presenza con gli autori Fabio Geda ed Enaiatollah Akbari, mercoledì è stata la volta dello spettacolo “Malala”, andato in scena al “Teatro Garybaldi”, alla presenza del regista afgano Aluk Amiri.
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Sabato 19, invece, toccherà a “Canto anche per te…”, concerto del “Coro Imago Vocis”, che fa parte dell’Istituto Lessona di Volpiano, che porterà in scena nella chiesa di San Vincenzo la voce delle donne per le donne che non hanno voce.
Il programma, quindi, proseguirà lunedì 21 con una passeggiata con letture sui temi dell’intercultura, nonché con un laboratorio creativo, che dalle 15.30 si terranno presso il Centro Famiglia di via Raffaello Sanzio 21.
Infine, il 25 marzo, dalle 20.30, ancora un libro sarà al centro dell’attenzione, quello di Mariapia Bonanate, dal titolo “Io sono Joy”, alla presenza anche dell’omonima protagonista. Ad essere sede dell’evento la Biblioteca Archimede.
Le iniziative in calendario sono allestite dal Comune di Settimo, dalla Fondazione Comunità solidale Onlus, dalla Casa dei popoli di Settimo, dalla Fondazione ECM, dalla Biblioteca Archimede, dall’Olmo dei sogni, dall’Associazione degli ivoriani solidali, dall’Associazione Ceci, dall’Associazione Palaver e dal CISV.
“Questi eventi, spettacoli ed incontri hanno lo scopo di promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione, puntando ad accrescere una coscienza multiculturale nella cittadinanza, in particolare tra i giovani” le parole dell’assessore alle pari opportunità, Alessandra Girard e dell’assessore alle politiche interculturali Angelo Barbati.
“L’obiettivo – proseguono – è valorizzare lo spirito di solidarietà e volontariato attivo che contraddistingue la nostra Città, affinché ogni persona che vive sul nostro territorio, italiano o straniero, abbia pari dignità sociale indipendentemente dalla sua origine o religione, dal suo genere o status, dalle sue condizioni fisiche o socio-sanitarie”.
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