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Direttore Responsabile Davide Gotta

ISSN 2785-5295 La Provincia TO [online]

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Ivrea è la capitale italiana del libro 2022

Missione compiuta: alla fine Ivrea è stata scelta come “Capitale italiana del libro” per l’anno 2022. Mercoledì 16 è arrivata l’incoronazione della cittadina eporediese, che è stata scelta tra gli otto nomi che avevano raggiunto la selezione finale.

L’annuncio dato da Dario Franceschini, Ministro della Cultura, premia quella che è stata una candidatura condivisa con un gruppo di lavoro che, va detto, ha operato in maniera sinergica. Dietro al simbolo scelto, la mitica “Lettera 22”, macchina da scrivere portatile ideata dalla Olivetti, divenuta un’icona mondiale, ci sono infatti oltre 50 persone e 7 “community” del mondo del libro, che hanno fatto sì che la proposta presentata da Ivrea fosse davvero forte e di qualità.

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“Siamo davvero felici di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro, in cui abbiamo profondamente creduto – le parole del sindaco Stefano Sertoli – Ivrea potrà condividere con tutta Italia lo straordinario patrimonio culturale che custodisce ed essere per un anno intero il palcoscenico di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei libri”.

Ora si guarda ai prossimi passi da compiere: “Aspettiamo qui i lettori, gli scrittori, gli editori, i librai per creare insieme il “Manifesto per il futuro del libro”, dando vita ad un anno che faccia davvero diventare la lettura patrimonio collettivo. Il mio grazie va a tutti coloro che ci hanno sostenuto, dai cittadini agli addetti ai lavori fino ai partner pubblici e privati”.

Altrettanto felice Costanza Casali, Assessore alla Cultura: “Ivrea Capitale del libro è un bellissimo successo e sono felice che la mia città possa fregiarsi di questo titolo così prestigioso. Ho sempre cercato di tenere fisso davanti a me l’obiettivo, per quanto ambizioso fosse, mettendoci il cuore”.

Fondamentale l’opera di tutto lo staff: “Il gruppo di lavoro, che ringrazio, non si è mai perso d’animo. La prima soddisfazione l’abbiamo avuta pochi giorni fa nell’audizione con la Commissione, che ha elogiato il nostro lavoro, i progetti contenuti e l’entusiasmo che si respirava intorno alla candidatura”.

“Un grazie speciale – prosegue – va a tutto il mondo Olivetti, che si è messo a disposizione per questo progetto. Adesso non abbiamo un minuto da perdere perché l’anno è già incominciato. Ci metteremo al lavoro sin da subito con il team che ha realizzato la candidatura per partire quanto prima con il programma presentato nel dossier”.

Piena soddisfazione, poi, per Paolo Verri, coordinatore pro bono della candidatura: “Ho accolto l’invito di lavorare a questo progetto perché amo Ivrea e sono legato profondamente alla cultura olivettiana. Ora, con questo titolo credo che Ivrea abbia una chance importante, che deve giocarsi al meglio realizzando un programma che a partire dal libro possa creare un volano di attrattività culturale e turistica per l’intero territorio”.

Un’occasione imperdibile questa per non solo far conoscere ancora di più la realtà eporediese, ben nota già per la sua storia e per il suo Carnevale, ma anche un’opportunità di crescita dopo il periodo difficile che abbiamo passato per colpa della pandemia.

Va infine ricordato che Ivrea è la terza Capitale italiana del libro, dopo Vibo Valentina nel 2021 e Chiari nel 2020.

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